GINO GHIONI
«Barbarossa», è nato a Treviso il 7 Maggio 1934, ma
risiede e lavora a Brescia.
Studi fatti all'A.A.B. (Ass. Artisti Bresciani), Brescia
- Gruppo Artisti Via Margutta, Roma.
Ha partecipato attivamente alla vita artistica nazionale
ed internazionale.
Pittore - scultore - maestro del surrealismo formale -
promotore e fondatore dell'A.I.D.A. (Ass. Int. Degli
Artisti), associazione per uno scambio Internazionale e
Culturale per il quale si è prodigato per ben quattro
anni nei vari centri artistici dell'Africa, Asia, India, Europa
per ben 22 Nazioni. Riconosciuto «Membro onorario» in
tutti i centri culturali, dalle autorità artistiche e
culturali delle stesse Nazioni da lui visitate. É
un'artista poliedrico che si occupa
principalmente di scultura e pittura, ma che non
ha tralasciato la scrittura e il mondo dello
spettacolo in senso lato. Da sempre in contatto
con l'Associazione Artisti Bresciani e con il
Gruppo Artisti di Roma ha partecipato
attivamente alla vita artistica Nazionale ed
Internazionale nelle più importanti città
italiane ed estere. Gino è un maestro del
surrealismo formale e si è sempre prodigato per
la diffusione dell'arte e degli scambi culturali
tra autori di paesi diversi. Gino è un grande
personaggio dal carattere estremamente positivo
e gioviale, dotato di un carisma eccezionale e
di uno spirito umoristico non indifferente.
Forse anche per questo le sue potenzialità
travalicano la sfera dell'ordinarietà e si
spingono ad esplorare ogni settore dell'umano
percepire, riuscendo a cogliere gli aspetti più
reconditi della nostra realtà. Uomo dal fisico
possente e da una verve ineguagliabile, Gino
riesce con la forza del suo linguaggio e delle
sue provocazioni ad ammagliare chiunque e a
diresempre quello che pensa con schiettezza e
brutalità, senza per questo dimostrarsi
antipatico o privo di savoir-faire. Gino ha
girato buona parte del mondo ed ha contribuito
con il suo lavora alla diffusione dello spirito
artistico ma, poichè desidera diventare
polvere al più tardi possibile, siamo convinti
che potrà dare ancora molto alla nostra sete di
spiritualità e generosità. Ghioni Barbarossa è
poi un autore che non divide mai la sua
esperienza artistica dalla solidarietà umana e
dall'impegno umanitario, per questi motivi mette
a disposizione la sua arte e le sue opere nelle
varie mostre di beneficenza.
É indubbio che Gino Ghioni
"Barbarossa" sia un personaggio! A Nave (BS)
molti lo ricordano come quel pittore eccentrico
che in Prada per più di un mese, nel lontano
1974,
stette su un albero a dipingere; ben 107
furono le sue opere eseguite in quel periodo.
Articoli di giornale, curiosi, critici d'arte,
molti furono in quel periodo che vennero a Muratello di Nave, pochi sanno che quel gesto fu
dettato dal dolore e dallo sconforto per la
perdita di un caro grande amico, il navense
Roberto Morandi. Da allora, saltuariamente và a
Nave, anche se ha mantenuto forti legami e
diverse preziose sue opere sono in molte case
del territorio. Pittore, scultore, dalla critica
è considerato un valente e poliedrico artista;
una sua opera importante
"FEDE LA FORZA CHE SALVA
IL MONDO" fu donata a Paolo VI
nel Dicembre 1972
(la portò a Roma con il "mitico" Gerosa 48).
Attività artistica svolta
nei seguenti paesi: Africa, Asia, Medio
Oriente, Europa, Senegal, Zambia, Camerun, Costa
d'Avorio, Sud Africa, Angola, Rodesia,
Mozambico, Kenia, Pakistan, Afghanistan, Iran,
Iraq, Giordania, Libano, Turchia, Grecia,
Jugoslavia, Svezia, Danimarca, Portogallo,
Canada e nelle seguenti città Italiane: Brescia,
Milano, Busto Arsizio, Genova, Treviso V.,
Vicenza, Cremona, Mantova, Roma (Città del
Vaticano, Anno santo IX-1975).
Ha eseguito: numerosi affreschi in cattedrali
all'estero, fra le quali: «Cattedrale di religione
metodista» a Freetown (Sierra Leone), commisionatogli
dalla maggiore Autorità ecclesiastica.
Ha illustrato: su commissione, in Sud Africa,
varie epoche della «Storia dei Boeri». Ha donato un bozzetto
a Beppe Frau, per la «Casa Albergo» di Nikolajewka, Mompiano.
Un quadro è stato acquistato dal prof.Cristian Barnard a
Città del Capo.
Ha eseguito: numerosi ritratti, di cui
ricordiamo: il Giudice Samuel Foster (Freetown); il Re
dell'Afghanistan Zaheir Shah; il Gen. Ali Nasseir a Kabul.
Ha eseguito monumenti per mutilati e invalidi del lavoro
e per l'Associazione Nazionale Bersaglieri d'Italia a:
Lonato, Artogne, Bagnolo Mella, Calcinato, Nuvolera ed
al Minatore a Courcelles in Belgio (1982) ed un
monumento all'Aeroporto di Ghedi, dedicato al VI Stormo
ai Diavoli Rossi (1987); altre sculture si trovano ai
giardini di Milano, Villa Fabbri, Mantova, Cremona,
Brescia ed in Abruzzo - Monumento ai Bersaglieri,
Bedizzole 1999, Pralboino 2002. Monumento al Fante,
Mazzano - 2003. Monumento al Bersagliere, Ghedi - 2003.
Monumento al Carabiniere, Travagliato - 2005.
Di lui hanno scritto: lo scrittore C. Celidono
(Console e critico d'Arte a Dakar, Senegal); il M.
Scultore Prof. Ferruccio Quaia (Belle Arti di Padova);
il Prof. Migliarina (Critico d'Arte int., Dir. Giornale
«La Prealpina»); E. Armiraglio (Critico d'Arte
milanese); Co. G. Panciera di Zoppola (BS); A. Morucci
(Critico d'Arte bresciano); Elio Barucco «La Notte»; Dr.
G.F. Majorana, Dir. gall. S.Michele, Brescia; Nerina
Valeri, Brescia; Prof. Luciano Spiazzi, Brescia; Elio
Domeniconi «Guerrin Sportivo», Milano; Etta Palmieri
(Critico d'Arte), Modena Flex.
Referenze: Galleria S.Michele, Brescia, Dr. G.F.
Majorana - Saletta d'Arte «La Torre», Canneto S/Oglio (MN),
Dir. D. Vescovi.
Riconoscimenti: 1° Premio Casina
Greco, Roma 1965 - Mario d'Amico, Min.
Spettacolo e Turismo; 1° Premio
Moretto, Brescia 1974 - Trofeo Beni Culturali On. M. Pedini,
Mondo 3, Desenzano del Garda 1976 - Settimana Morettiano,
Piazza Duomo, Brescia 1979.
Pubblicazioni:
Bolaffi, catalogo nazionale della scultura, 1-2-3-4 ediz.
(autori) - Inserto Bolaffi Arte Vol. n.65 (intervista a
Scultori Lombardi) - Dizionario dei pittori bresciani e
Dizionario degli scultori bresciani (Giorgio Zanolli
Editore)
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